di Daniele Gardiol
L'accordo proposto alla riunione del 9 marzo dall'INAF (vedasi
allegato), pur avendo recepito alcune proposte migliorative fatte dalla
nostra sigla sindacale, come quelle (di metodo) di effettuare una
ricognizione delle responsabilità effettivamente attribuite e (di
contenuto) di modulare il numero e la tipologia di responsabilità sulle
effettive esigenze e situazioni delle varie sedi, non ci può trovare
d’accordo, per una serie di ragioni:
- il nostro sindacato aveva già espresso la propria contrarietà alla
proposta di distribuzione del salario accessorio nei termini del 40%
alle indennità di ente e indennità per oneri specifici (pensionabile) e
del restante 60% alle indennità di responsabilità e alla premialità (non
pensionabile), accordo che penalizza fortemente i lavoratori;
- malgrado sia stata effettuata una ricognizione nelle varie strutture,
la definizione delle tipologie di incarico è ancora troppo lontana dalla
realtà. In alcuni casi la definizione è addirittura in contrasto con la
stessa normativa INAF (si veda l'accorpamento delle responsabilità di
Economo-maneggio valori e Ragioneria, in contrasto con l'articolo 3 del
"Disciplinare per la gestione del servizio di cassa interno).
Viceversa, le tipologie di incarico previste per la sede centrale non sembrano
rivestire in tutti i casi le caratteristiche necessarie per
l'attribuzione di una indennità di responsabilità;
- l'accordo richiama espressamente un precedente accordo firmato tra
INAF e alcune sigle sindacali sulla ripartizione economica, e che non è
mai stato presentato alla nostra sigla, nemmeno per acquisire un
eventuale parere.