di Roberto Tomei
Diversi anni fa, allorché mi interrogavo sul significato del termine “crisi”, che imperversava, come oggi, sulla bocca di tutti e nei resoconti dei mass media, uno più grande di me, che di cose ne aveva sentite e viste certamente più di me, mi tranquillizzò dicendomi: la crisi è la nostra vitalità. Voleva dire che non c’era da preoccuparsi perché la crisi è consustanziale all’uomo. Insomma, magari non ne è consapevole, ma l’umanità vive sempre una crisi e nella crisi. Sono gli uomini che tendono sempre a lamentarsi, perché vogliono avere di più di quello che hanno.