Con sentenza n. 3240 del 26 giugno 2015, la V Sezione del Consiglio di Stato, si è occupata del mancato rispetto del principio delle pari opportunità di genere tra uomo e donna nella composizione della commissione giudicatrice di un concorso.
I giudici di Palazzo Spada hanno statuito che sono legittime, e non in contrasto con l’art. 57 del D.L.vo n. 165 del 2001, le operazioni di un concorso pubblico nel caso in cui, nella composizione della commissione giudicatrice, non siano stati nominati componenti di sesso femminile.
Ad avviso del collegio, infatti, “la normativa sulle pari opportunità è preordinata a garantire nel senso più ampio le possibilità di occupazione femminile, sicché la sua violazione non può venir contestata altro che dalle possibili beneficiarie della stessa: in assenza di una esplicita disposizione normativa che preveda il contrario, la violazione della normativa di settore non esplica di per sé effetti vizianti delle operazioni concorsuali ed è rilevante soltanto in presenza di una condotta discriminatoria del collegio in danno dei concorrenti di sesso femminile.”