Approfondimenti

Redazione

I dodici enti di ricerca vigilati dal Miur, tra i quali Cnr, Infn, Asi, Inaf, Ingv e Ogs, continuano, da più di un mese, ad attendere il pronunciamento del ministro Gelmini in merito ai nuovi statuti deliberati dai rispettivi cda.

Redazione

Con la nota operativa n. 6 del 2 febbraio 2011, l’Inpdap ha chiarito che i periodi svolti dal dipendente pubblico nel primo mese di assunzione o nell’ultimo mese di servizio sono utili  ai fini del calcolo del Tfr o dell’indennità di buonuscita solo se pari o superiori a quindici giorni.

Redazione

La Corte Costituzionale, con sentenza 11 febbraio 2011, n. 42 (Pres. De Siervo, Red. Maddalena), ha ribadito l'assoluta eccezionalità della deroga alla norma generale dell'assunzione con pubblico concorso nella pubblica amministrazione.

di Biancamaria Gentili

Il 19 novembre scorso, il Dipartimento della Funzione Pubblica, con una relazione sottoscritta dal ministro Renato Brunetta, nelle more della riduzione a quattro dei comparti di contrattazione, siccome previsto dal decreto legislativo n. 150/2009, aveva chiesto al Consiglio di Stato un parere in merito alla questione della rappresentatività sindacale e alle elezioni per il rinnovo delle Rsu, scadute nel comparto Scuola a dicembre 2009 e in tutti gli altri comparti, Ricerca compresa, lo scorso mese di dicembre.

Redazione

Davvero curiosa la situazione in cui versa la giustizia amministrativa in Italia.

di Antonio Del Gatto

Davvero inusuale l’iniziativa di Pasquale De Lise, presidente del Consiglio di Stato, che di recente ha inviato una missiva a Giuseppe Abbamonte, presidente della Società italiana degli avvocati amministrativisti, per dare disposizioni finalizzate alla “riduzione dei tempi di definizione delle controversie”.

di Claudio Argentini

Nei giorni scorsi vari enti di ricerca, nonostante la grande confusione che caratterizza l'applicazione del decreto 150/2009 (c.d. Brunetta), hanno presentato i piani per la valutazione della "performance".

Redazione

Con sentenza n. 41472 del 23 novembre 2010, la seconda sezione penale della Cassazione ha affermato che commette il delitto di truffa aggravata in danno dell'Inps il titolare di un assegno familiare che non abbia comunicato all'Istituto previdenziale la variazione del nucleo familiare (separazione e poi divorzio dalla moglie).