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- di Biancamaria Gentili
Con sentenza n. 938072017, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – torna ad occuparsi di mobbing.
Con sentenza n. 938072017, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – torna ad occuparsi di mobbing.
Il diritto del dipendente a percepire la relativa indennità sorge solo se ed in quanto la posizione organizzativa sia stata istituita. A ribadire tale principio, già espresso con sentenza 29 maggio 2015, n. 11198, è stata la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro - con sentenza n. 12556 del 18 maggio 2017.
Con sentenza n. 12729 del 17 maggio 2017, la Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte di appello di Roma che aveva ritenuto legittimo il trasferimento ad altra sede di lavoro, distante dalla precedente, di una dipendente che prestava assistenza a un familiare ex lege 104/92.
La Corte di Cassazione – Sezione Lavoro - con sentenza 18 maggio 2017 n. 12559, sembra abbia definitivamente risolto una problematica assai controversa in tema di assunzioni di personale attraverso l’utilizzo di graduatorie concorsuali ancora valide.
Per chiedere il risarcimento dei danni tra privati, ci sono 5 anni prima che arrivi la prescrizione. Quando, invece, il cittadino è stato danneggiato dalla pubblica amministrazione, il termine di decadenza per l’esercizio dell’azione risarcitoria autonoma è di 120 giorni.
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