Donna Strickland ha condiviso il Nobel con i colleghi Ashkin e Mourou per aver reso possibile una vera e propria rivoluzione della fisica del laser. Ricercatrice alla University of Waterloo, in Canada, è la terza donna a riceverlo da quando il Premio è stato istituito nel 1901.
L’ultima volta il Nobel per la fisica era stato assegnato a Maria Goeppert-Mayer, nel 1963, per aver scoperto la struttura a guscio del nucleo dell'atomo.
Prima di lei, 60 anni prima, era stato assegnato a Marie Skodlowska-Curie per la scoperta della radioattività. La scienziata ne ottenne anche un secondo per la chimica per aver trovato le proprietà dei materiali radioattivi.
I risultati delle ricerche di Donna Strickland (1959) hanno aperto la strada alla possibilità di studiare in modo nuovo e con una grandissima precisione oggetti di dimensioni minuscole. Le applicazioni riguardano numerosi campi, dai nuovi materiali all’industria, fino alla biomedicina.
Arthur Ashkin ha avuto il merito di avere messo a punto le `pinzette ottiche´, vere e proprie trappole per la luce che permettono di girare, tagliare, spingere o tirare oggetti di dimensioni piccolissime, utilizzando semplicemente la luce come un potentissimo strumento. Le pinze ottiche oggi sono utilizzate nei laboratori di tutto il mondo e hanno fatto del laser un utensile indispensabile per manipolare oggetti microscopici, dalla struttura dei materiali a quella di microrganismi come batteri e virus.
Gèrard Mourou e Donna Strickland hanno invece messo a punto il metodo che ha permesso di rendere il laser ancora più versatile, con la generazione di impulsi ultra-brevi, usati per esempio in medicina per interventi delicatissimi come quelli agli occhi, per riparare retine e eliminare cataratte.
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Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/sara.sesti13
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