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- di Rocco Tritto
Con ordinanza n. 2375/24, depositata il 24 gennaio 2024, la Cassazione - Sezione Lavoro - ha accolto il ricorso proposto avverso la sentenza n. 1743/19 della Corte di appello di Torino che, in accoglimento del gravame esperito dal Ministero della Salute, aveva annullato la decisione del Tribunale del capoluogo Piemontese, favorevole al ricorrente, dichiarando prescritto il dritto al risarcimento del danno subìto in conseguenza della somministrazione, durante la vita prenatale, del farmaco “Talidomide”.